A sinistra del Pd spunta il nome di Carlo Freccero
È stato contattato per guidare una coalizione alternativa a centrosinistra e centrodestra
Non ha ancora detto di sì, ma non ha neppure declinato la proposta di candidarsi alla presidenza della Regione Liguria con una o più liste rappresentative di un’area politica alternativa e a sinistra del centrosinistra guidato dal Pd. Destinatario di questa proposta è Carlo Freccero, savonese, classe 1947, autore televisivo, esperto di comunicazione ed ex dirigente Rai, in pensione dal 2013. Freccero è stato contattato nei giorni scorsi da alcuni esponenti di questo schieramento politico ancora “in fieri”, nel quale si riconoscono fra gli altri rappresentanti dell’associazione L’Altra Liguria che, partendo dall’esperienza de “L’Altra Europa con Tsipras”, punta a dare voce elettorale alla sinistra ligure alle prossime regionali, con una compagine alternativa a quelle di centrosinistra e di centrodestra. E la risposta di Freccero ai suoi “corteggiatori” è stata interlocutoria, anzi pare che abbia risposto con un «Perché no?», che ha suscitato più di una speranza in chi lo ha contattato.
Una sua eventuale candidatura con quest’area sarebbe del resto coerente con il percorso politico di Freccero, che alle ultime elezioni europee aveva firmato l’appello per la Lista Tsipras e che in più di un’occasione ha manifestato pubblicamente il suo anti-renzismo.
Non solo. A giugno di quest’anno, durante la sua partecipazione alla trasmissione televisiva di La7, “Otto e mezzo”, Freccero aveva anche annunciato - a sorpresa - che stava meditando su un suo possibile ingresso in politica: «Forse un giorno abbandono i media per fare politica e affrontare la questione della sinistra - aveva detto a Lilli Gruber - Inizio a pensare veramente che devo fare politica.
Visto il deserto che c’è, potrei fare anche io qualcosa». E le elezioni regionali di maggio 2015 potrebbero essere quindi l’occasione per il suo debutto in politica, con uno schieramento che ha fra i suoi capisaldi in Liguria la lotta al dissesto idrogeologico, il no al consumo di suolo e alle grandi opere come gronda e terzo valico ferroviario, il no alla privatizzazione dei servizi pubblici, la difesa dei beni comuni. Visto, comunque, lo slittamento delle elezioni da marzo a maggio 2015, è presumibile che Freccero aspetti ancora un po’ per prendere una decisione definitiva, in attesa di altri movimenti sulla scena politica ligure e, soprattutto, in attesa di vedere chi, fra i Democratici Raffaella Paita e Sergio Cofferati, vincerà le primarie del centrosinistra dell’11 gennaio per il candidato presidente della Regione. E nei prossimi giorni si vedrà anche che reazioni susciterà, a sinistra del Pd, la notizia dell’eventuale candidatura di Freccero e se potrà riscuotere un gradimento tale da motivare una sua discesa in campo come candidato presidente della Regione. Freccero, infatti, non ha nel suo curriculum alcuna esperienza come amministratore pubblico (era stato solo, per un breve periodo, consulente della giunta di Marta Vincenzi come coordinatore del progetto cultura e promozione della città), ma, vista la sua lunga esperienza di osservatore della società e del mondo della comunicazione e della politica, potrebbe sfoderare qualche arma non innocua per contrastare i suoi avversari in una eventuale campagna elettorale verso la quale il Pd ligure sta marciando dilaniato dagli scontri interni.