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IN APPOGGIO DEI LAVORATOTI EDILI

27/4/2016

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Il gruppo consiliare del Comune di Genova Federazione della Sinistra condivide le ragioni per cui i lavoratori edili liguri manifestano questa mattina contro il codice degli appalti varato dal Governo.
L'esecutivo prevede di poter affidare in house lavori, servizi e forniture nella misura massima del 20% dei contratti e non pone l'obbligo della clausola sociale, cioè la garanzia del posto per chi lavora.
L'effetto principale è quello di precarizzare i rapporti di lavoro e di abbassare la qualità dei lavori svolti.
E' necessario che questi lavoratori non vengano lasciati soli perchè il liberismo sfrenato coinvolge tutti. E tutti ci dobbiamo ribellare.

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Disastro Fegino: accusare i cittadini di autosuggestione è scandaloso

21/4/2016

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Il disastro ambientale innescato dalla perdita di petrolio, causato dalla rottura dell'oleodotto di connessione tra i depositi IPLOM di Genova Fegino e Busalla sta facendo emergere alcuni dati inquietanti.

Allarmante l'atteggiamento di Sindaco e ASL.....
Il Sindaco di Genova Marco Doria ha candidamente dichiarato a un giornale nazionale a proposito dell'impianto ".. qualcuno mi deve, con dati oggettivi, che inquina ..."
L'ASL continua a dire che le emissioni sono sotto i limiti di legge.
Mentre gli studenti della scuola vicina si lamentano a intervalli regolari di odori insopportabili e gli abitanti lamentano malori, nelle stanze di Palazzo Tursi (sede del Comune) tecnici e politici sostengono che si tratta di casi di autosuggestione !

Mi pare chiaro che gli enti pubblici, che dovrebbero difendere salute e sicurezza mettono la testa sotto la sabbia e difendono gli interessi dei petrolieri, sacrificando quelli dei cittadini !

Esprimo, comunque, alcune considerazioni ulteriori.

- Non sono chiare le cause della rottura. Probabilmente si è trattato di un cedimento strutturale della tubatura a causa della sua vetustà, essendo stata posata diversi decenni fa. La tubazione è sottoposta ad una pressione notevole: infatti le pompe di rilancio devono vincere il dislivello tra Fegino e Busalla (ca. 350 m) e la distanza di ca. 20 km. La pressione è di diverse decine di bar (atmosfere)

- Appare accertato dalle interviste ai vigili del fuoco e alla popolazione che IPLOM non si è resa conto della rottura e che la stessa ne è venuta a conoscenza solo perchè avvertita dalle squadre d'intervento.
Questo fatto contrasta con le prescrizioni riportate dalla scheda di sicurezza del petrolio greggio della IPLOM stessa che a pag. 7 afferma: “in caso di sversamenti di grande entità avvertire i residenti delle aree sottovento”.
(http://iplom.it/files/SDS%20Greggio_2011%20ITA.pdf)
In realtà l'intervento dei tecnici IPLOM è avvenuto con colpevole ritardo.
Esattamente il contrario di quello che riporta le schede di sicurezza: sono stati gli abitanti ad avvertire i Vigili del Fuoco e gli altri organi di soccorso e questi ad avvertire l'IPLOM.
(per questo abbiamo chiesto con forza che nella commissione comunale di martedì prossimo ci fossero anche gli abitanti essendo la credibilità degli organi preposti al controllo e della Iplom stessa prossima allo zero)
In ogno caso, per molto tempo, IPLOM ha continuato a pompare greggio anche dopo l'incidente.
Siamo di fronte a una grave carenza del sistema di controllo e monitoraggio dell'oleodotto che, a fronte della rottura, avrebbe dovuto in automatico interrompere il flusso di greggio e dare l'allarme agli operatori di sala controllo!!!
E' evidente che l'oleodotto non aveva valvole di sezionamento poste a intervalli regolari in grado di intervenire in automatico in caso di guasti, al fine di minimizzare le fuoriuscite di greggio.
In ogni caso, prima del suo riutilizzo, occorre verificare lo stato di conservazione della tubazione con un controllo dello spessore delle pareti per tutta la sua lunghezza e occorre che gli oleodotti siano dotati di doppia tubazione, in analogia a quanto previsto nelle raffinerie, quando attraversano centri abitati o zone ad alta valenza ecologica, a iniziare da quelli posati in opera da più tempo.

In ultimo.

I depositi Iplom sono compatibili con la presenza di edifici di civile abitazione e di strada ad alta densità di traffico?

Esiste una politica nazionale e locale che, in linea con gli obiettivi del summit di Parigi Cop 21 e dell'enciclica papale "Laudato sii", riduca gradualmente la dipendenza dal petrolio per un sistema energetico più salubre e capace di maggiore occupazione?
Domande troppo complesse per chi è sottomesso a tecnocrazia e finanza.


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FIRMA PROSSIMI REFERENDUM

18/4/2016

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 Se siete interessati è possibile firmare i seguenti referendum anche presso la sede del G.C. Federazione della Sinistra in via Garibaldi, 14 - 3° piano (per non venire a vuoto è meglio prima telefonare ai numeri tel. 010-572059/2708).

I referendum sono i seguenti:
  
  1. “Petizione per legiferare in materia di diritto all’acqua e di gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico integrativo” ;
  2. “Bloccare il piano per nuovi e vecchi inceneritori, abrogazione parziale dell’art. 35 della Legga 133/2014”;
  3. “bloccare nuove attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi”;
  4. “Abrogazione di norme sui finanziamenti privati a singole scuole pubbliche o private”;
  5. “Abrogazione di norme sull’obbligo di almeno 400-200 ore di alternanza scuola-lavoro”;
  6. “Abrogazione di norme sul potere del dirigente di scegliere i docenti da premiare economicamente e sul comitato di valutazione”;
  7. “Abrogazione di norme sul potere discrezionale del dirigente scolastico di scegliere e di confermare i docenti nella sede”.
   8.   "Abrogazione Capolista bloccati";
   9.   "Abrogazione premio di maggioranza".
 

Fai clic qui per effettuare modifiche.
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PROGETTO NUOVO OSPEDALE GALLIERA

13/4/2016

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MOZIONE

Visto che:


nel PUC vigente è presente un errore di somma nella scheda relativa all’ospedale Nuovo Galliera (filename: “n.30 – ospedale galliera.pdf”), a pagina 277 (pagina 6 del file pdf), dove viene indicata una superficie agibile di 20.300 m2 contro la somma corretta di 19.300 m2 e che quindi si ritiene necessario provvedere alla correzione;
l’Ente Ospedaliero Ospedali Galliera ha presentato a Dicembre 2015 il progetto preliminare del Nuovo Galliera per costruire un nuovo ospedale in sostituzione di quello esistente e che il progetto prevede anche la costruzione di residenze abitative private per un totale di circa 32.000 m2 di superficie agibile, necessarie al completamento del finanziamento dell’intera opera;
a febbraio 2016 è già stata convocata una seduta della conferenza dei servizi del comune sul progetto presentato a dicembre 2015;
è in corso di perfezionamento un protocollo d’intesa tra Ente Ospedaliero Ospedali Galliera e il Comune di Genova contenente, tra l’altro, la definizione di una superficie agibile che potrebbe differire in aumento da quella prevista dal PUC, ammontante a 19.300 m2.
si ritiene che un’eventuale approvazione in conferenza dei servizi del progetto presentato comporterebbe notevoli disallineamenti con il PUC vigente;
il piano sanitario regionale 2007 prevedeva 3 nuovi ospedali a Genova e che non sono previsti al momento fondi per far fronte a tale piano in modo completo;
Ponente e vallate dell'Entroterra sono sprovvisti di un numero adeguato di posti letto ospedalieri;
la Regione Liguria in questi mesi sta approntando un nuovo piano sanitario per i prossimi 5 anni;
il piano regionale 2007 prevedeva che il Nuovo Galliera avesse il medesimo numero di posti letto dell’ospedale esistente (all'epoca circa 500, oggi 420);
il progetto preliminare del Nuovo Galliera presentato a dicembre 2015 ha solo 277 posti letto di degenza (degenze ordinarie, day hospital e day surgery) e solo con varie aggiunte raggiungerebbe la sua capienza massima di 404, comunque inferiori a quanto oggi offerto;
il protocollo d'intesa del 2008 prevedeva la predisposizione di un piano eco-fin che nel 2016 non risulta ancora approvato dalla Regione;
che l’ottimizzazione dell’offerta sanitaria genovese deve tenere conto della distribuzione geografica degli ospedali e dei servizi ambulatoriali, per garantire uniformità di accesso a tutti i cittadini;

                                  si impegna il Sindaco e la Giunta

a indicare alla Regione Liguria la propria valutazione negativa sul rifacimento di un ospedale esistente come quello del Galliera, anche tenendo conto della scarsità di risorse economiche a disposizione della Regione Liguria e dell’assenza di ospedali nella zona del Ponente e in Val Polcevera;
a correggere il PUC vigente a pagina 277 della scheda del Nuovo Galliera la somma della superficie agibile da 20.300 m2 a 19.300 m2;
ad adottare nell’eventuale accordo di programma sul progetto che sia rispettata la quota di 19.300 m2 di superficie agibile come previsto nel PUC vigente;
a prescrivere in chiusura di conferenza dei servizi che la superficie agibile calcolata per le residenze nel progetto del Nuovo Galliera corrisponda a 19.300 m2, così come indicato nel PUC vigente;
a verificare che Il progetto preliminare del nuovo Galliera sia completo del piano eco-fin;
a relazionare entro 15 giorni in commissione consiliare relativamente al percorso della conferenza dei servizi sul progetto Nuovo Galliera, come previsto da ordine del giorno del Consigliere Guido Grillo, votato a maggioranza in Consiglio comunale;
a relazionare entro 30 giorni in commissione consiliare relativamente alle necessità di offerta sanitaria nel Comune di Genova, dopo le chiusure di diversi ospedali e strutture;
ad attendere l’emissione e poi relazionare in aula sul nuovo piano sanitario regionale.

I  consiglieri firmatari:

Paolo Putti
Stefano De Pietro
Emanuela Burlando
Mauro Muscarà
Andrea Boccaccio
Antonio Bruno
Gian Piero Pastorino
Guido Grillo


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Interpellanza sull'utilizzo dei proventi derivanti dalla tassa di soggiorno 

12/4/2016

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                                                                                        Al Sig. Sindaco
                                                 INTERPELLANZA
Il sottoscritto consigliere,
premesso che
- con turismo accessibile si intende soddisfare di mettere ogni persona con i suoi bisogni al centro del sistema turistico costituendo attrattiva - moderna e attuale - per riportare in alto l’immagine del turismo italiano e genovese nel mondo;
- l’accessibilità, ossia l’assenza di barriere architettoniche, culturali e sensoriali, è condizione indispensabile per consentire la fruizione del patrimonio turistico italiano e genovese;
- a Genova dal 2002 è stato attivo un servizio di turismo accessibile come servizio informativo sul turismo e il tempo libero per le persone disabili. Poi nel 2003 viene inaugurato il servizio di noleggio scooter elettrici per disabili – primo e unico in Italia – grazie ai mezzi donati da Costa edutainment e Fiera di Genova. Inizia nel 2003 anche l’accoglienza disabili in occasione delle principali fiere (salone nautico, primavera, euroflora, festa dell’unità nazionale, slow fish, abcd,..);
considerato che tale attività negli anni scorsi era stata svolta dalla cooperativa "La Cruna turismo", che si occupava di gestione dello sportello informativo "Terre di mare" www.terredimare.it, gestione del noleggio di scooter elettrici a quattro ruote, rilevazione di barriere architettoniche su percorsi pedonali ed edifici, progettazione e promozione di itinerari e soggiorni accessibili sul territorio ligure, partecipazione a progetti europei per l'innovazione tecnologica e la mobilità agevolata per persone disabili, realizzazione di prodotti di comunicazione turistica tradizionale e/o web;
tenuto conto che questo servizio cessa la sua attività per mancanza di fondi pubblici, compresa la semplice integrazione del servizio all’interno dei servizi comunali che già hanno un front-office, mantenendo un’attività di back office e sul territorio per il monitoraggio delle condizioni di accessibilità.(offerta_comune_ottobre2015.doc), con un finanziamento di poco più di 13.000 euro; tenuto conto che la Giunta comunale ha approvato la delibera 61/2016 "ADOZIONE DI LINEE DI INDIRIZZO PER LA PROMOZIONE DELLA CITTA’ ANNO 2016. CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PIANO MARKETING E COMUNICAZIONE E DELLE PRIORITA’ RELATIVE ALL’UTILIZZO DELLE RISORSE DERIVANTI DALL’IMPOSTA DI SOGGIORNO", che vede tra i gli obiettivi principali " promuovere la destinazione Genova e potenziare il suo posizionamento sul mercato turistico nazionale e internazionale, in particolare nel segmento City break e Family; e promuovere la destinazione Genova come meta ideale per trascorrere un long weekend in relazione ai segmenti di mercato sopra evidenziati e ai target di riferimento";
                                              interpella la S.V.
per conoscere se non sia opportuno trovare le risorse opportune per garantire l'accessibilità alle persone diversamente abili nella nostra città all'interno dei proventi derivanti dalla tassa di soggiorno.
                                                                        IL Il CAPOGRUPPO
                                                                             Antonio Bruno
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Lavori per la costruzione di box e strutture sportive presso l'impianto sportivo Tea Benedetti di via Borzoli

12/4/2016

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Al Sig. Sindaco
Comune di Genova
 
 
                        INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
                                                               
 
Il sottoscritto Consigliere,
 
in merito ai lavori per la costruzione di box e di strutture sportive presso l'impianto sportivo Tea Benedetti di via Borzoli 21;
 
visto che  a quasi 6 anni dall'inizio dei lavori (che dovevano essere terminati nell'agosto del 2012, come da foto esplicativa che si allega) sono stati costruiti i box e la piscina scoperta, mentre permane un'area a cantiere da mesi abbandonata;
 
                                                  interroga la S.V.
 
per conoscere quali siano le iniziative della C.A. affinché i lavori terminino celermente e quali sono i provvedimenti assunti verso la ditta inadempiente.
 
                                                                                                Il Capogruppo
                                                                                                 Antonio Bruno

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VAL VARENNA: UN PONTE IN CAMBIO DI ALTRI 100 CAMION CHE PORTANO GLI SCAVI AMIANTIFERI DEL COCIV

12/4/2016

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Non posso che esprimere la mia contrarietà allo scambio immorale che viene proposto agli abitanti della Val Varenna.

Viene annunciato l'aumento del numero dei camion autorizzati a sversare nella cava Pian di Carlo, dagli attuali 13 a 24, per circa cento transiti giornalieri(che si sommano a quelli delle altre realtà produttive e non, della zona), per una durata prevista dei lavori di 4 anni, con circa 220000 mq ogni anno di materiale portato in Valle, che arriva dalla Valpolcevera (materiale pieno di vene amiantifere), dai cantieri Cociv della Tav genovese.
In cambio gli abitanti vengono imboniti con la costruzione di un ponte, che dovrebbe attraversare il torrente Varenna in prossimità della cava Pian di Carlo, utile agli abitanti della zona.
Un'opera resasi necessaria dopo l’alluvione e già descritta nel piano di bacino, è attesa dagli abitanti da circa vent’anni.
Il ponte verrebbe costruito a spese della Edilcave, ditta responsabile del ripasciamento della cava Pian di Carlo, per compensare l'aumento dei rischi, già al momento pesanti, causati dal traffico di mezzi pesanti in strade che non possono sopportare un ulteriore aumento e di materiale proveniente da cantieri che vengono frequentemente bloccati a casua del ritrovamento di amianto.
Come gli scopritori del Nuovo Mondo portavano specchietti agli indigeni per sottrarre loro l'oro, Cociv e cavatori tentano di avere il consenso degli abitanti.
Spero che questo non ci sia.

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ORDINE DEL GIORNO APPALTI IREN

8/4/2016

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Ordine del giorno approvato nella seduta di Consiglio Comunale del 7 aprile u.s.
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CONTROLLO PRECISO DEGLI INVESTIMENTI NEL SERVIZIO IDRICO

8/4/2016

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Ordine del giorno approvato nella seduta di Consiglio Comunale del 7 aprile u.s.
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Gli utili di Iren arriveranno a Genova? I rappresentanti del Comune di Genova lo dicano al Consiglio Comunale

6/4/2016

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Sono solo 680.000 euro i dividendi che arriveranno al Comune di Genova da parte di Iren.
In verità la multiutility distribuirà alla finanziaria Fsu (partecipata a metà da Genova e Torino) 23,3 milioni di euro !!
 
Quindi quasi la totalità degli  11,6 milioni di euro che avrebbero dovuto arrivare nella nostra città andrannoa  coprire i debiti dovuti all'incauto acquisto di azioni al momento della fusione Iride Emia, le cui quotazioni (nonostante il sensibile aumento dell'ultimo anno) sono vertiginosamente scese dal 2006 ad oggi.
 
Questa situazione evidenzia ancora una volta il fallimento delle politiche di finanziarizzazione di servizi pubblici e la necessità di cambiare radicalmente attivando processi di ripubblicizzazione. 

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