La svolta autoritaria e conservatrice dell'allora sindaco di Bologna Cofferati culmino' in contestazioni da parte di collettivi di sinistra cittadini e scontri davanti al palazzo del Comune dove si erano dati appuntamento un paio di centinaia di giovani per chiedere al sindaco di essere ascoltati.
I dimostranti lamentavano "il furto degli affitti" e l'assenza, dicono, di misure democratiche per affrontare la questione. Gli agenti di polizia e i carabinieri in tenuta antisommossa hanno bloccato i giovani che, al grido di 'Cofferati fascista' hanno cercato di forzare il blocco, mentre la portavoce del gruppo chiedeva che i poliziotti facessero passare una delegazione.
I manifestanti non hanno accettato, osservando che si stava di fatto chiudendo al pubblico il Comune. Uno di loro ha mostrato una ruspa-giocattolo, sostenendo che volevano "solo consegnare un giocattolo a Cofferati". Alla fine la polizia ha caricato i manifestanti e tre persone (di cui due ragazze) più il segretario provinciale di Rifondazione Tiziano Loreti, sono rimaste ferite.
La ruspa giocattolo era un riferimento alle recenti azioni di sgombero delle baracche abusive sul Lungoreno ordinate da Cofferati. Poco prima che iniziassero gli scontri tra polizia e collettivi Cofferati era intervenuto in consiglio comunale sulla questione della legalità, senza indietreggiare di un millimetro rispetto alla sua posizione. Aveva accusato chi lo ha criticato di "approssimazione e di scarsa conoscenza delle leggi", ricordando che le leggi vanno rispettate, compresa la Bossi-Fini, che pure ha prodotto "un vuoto legislativo".