Abbiamo partecipato a diverse iniziative, per una diversa cittadinanza euro mediterranea, per i diritti e la pace a Gaza come in sud Sudan, per mettere insieme movimenti sociali e Ong che qualche volta si fanno la guerra, un incredibile incontro con sindaci brasiliani, francesi e società civile africana.
Qui di seguito riporto il mio breve e modesto contributo a un workshop sull'uso del suolo nella nostra città:"Sono capogruppo in Consiglio Comunale di Genova della federazione della Sinistra.
Dopo essermi impegnato negli anni ottanta nell'obiezione di coscienza al servizio e alla produzione militare e nei movimenti per la pace e la nonviolenza, ho iniziato un impegno politico istituzionale per la lotta alla povertà e per il risanamento sociale e ambientale.
Sono stato tra i promotori della lotta al G8 di Genova (luglio 2001) e mi sono attivato nel Comitato Verità e Giustizia per Genova, che ha supportato le vittime della repressione durante il G8 di Genova e l'impegno per chiedere giustizia per le torture, le violenze di piazza e l'uccisione da parte di una parte delle forze dell'ordine di Carlo Giuliani.
Mi occupo di politiche urbanistiche sostenibili e solidali e, recentemente, ho appoggiato le proposte della rete "IF" per un'economia sostenibile nei confronti del Piano Urbanistico Comunale.
A partire dagli anni cinquanta il territorio di Genova (moltissima parte era costituito da terreni dedicati all'agricoltura) è stata consumato per usi residenziali, industriali, infrastrutturali o commerciali.
Il Censimento dell’Agricoltura ci dice che in venti anni il bosco è raddoppiato, mentre la Superficie Agricola è dimezzata.
Genova risente di una crisi economica gravissima che ha portato la disoccupazione a livelli allarmanti ed ad un crollo dei valori del mercato immobiliare.
La città è sottoposta ad una costante gravissima minaccia idrogeologica, anche dovuta all’abbandono dei terreni da parte di chi li ha presidiati per secoli, ossia le famiglie contadine.
Nel frattempo, si sta sviluppando una nuova sensibilità verso la campagna che sta portando ad un vero e proprio aumento delle iscrizioni agli Istituti e alle facoltà di Agraria, segno che le nuove generazioni hanno superato il rifiuto della vita contadina e vedono l’agricoltura come una reale opportunità di vita e di lavoro.
Si sviluppa una sempre maggior consapevolezza da parte del cittadino che il cibo locale non solo fa bene alla salute, ma fa bene anche alla salvaguardia dell’ambiente e al presidio del territorio rurale (mercatini e negozi di prodotti biologici e tipici locali sono sempre più diffusi)
Il mercato dei prodotti biologici è cresciuto mediamente del 10 per cento negli ultimi anni.
Ad ostacolare l’incontro tra domanda e offerta di cibo c’è l’indisponibilità della terra!
Indisponibilità determinata da diversi fattori, tra cui la frammentazione fondiaria (della quale si sta occupando la Regione Liguria con un Disegno di Legge sulla Banca della Terra e le Terre Incolte) e il prezzo dei terreni. Il prezzo dei terreni è mantenuto alto dall'aspettativa di una possibile capacità edificatoria.
Il Comune di Genova può facilitare l'uso agricolo del terreno verde libero, destinandolo esclusivamente alla produzione agricola e consentendo limitati ampliamenti edilizi solo per uso agricolo. Il Piano Urbanistico Comunale (PUC) è lo strumento adatto per regolare questa situazione.
Molte associazioni riunite nella rete Istruzioni per l'uso (IF, Rete ligure per l’altraeconomia e gli stili di vita responsabili) hanno proposto di limitare l’edificazione DI NUOVI VOLUMI RESIDENZIALI, oltre la città costruita, alle sole aziende agricole professionali che dimostrino di averne effettiva necessità per l’avvio o il
consolidamento dell’attività.
Purtroppo l'Amministrazione Comunale guidata da Marco Doria ha previsto, accanto a ambiti di Produzione Agricola, anche ambiti di Riqualificazione Ambientale dove è possibile una limitata capacità edificatoria. Questo produce l’indisponibilità da parte dei proprietari a affittare o vendere il terreno a persone che vogliano coltivare.
Purtroppo il Piano Urbanistico Comunale è stato approvato all'inizio di marzo 20145, non accogliendo le proposte di riequilibrio a favore degli ambiti a produzione agricola.
Le forze sociali e politiche che si sono riconosciute in questo impegno vogliono comunque continuare a riproporre pratiche e proposte istituzionali verso una gestione del territorio sostenibile e solidale."