Non mi rassegno
Quello che più preoccupa è, però, l'atteggiamento del corpo dei militanti delle organizzazioni vecchie e nuove: emerge sia un compiacimento nella competizione con chi è più vicino politicamente che un'interiorizzazione dell'autosufficienza.
Atteggiamenti, a mio avviso, discutibili che non tengono conto del momento critico per la democrazia (in Italia governa chi perse la guerra 73 anni fa ...), nè della consistenza dei movimenti-gruppi esistenti, spesso ridotti a "gruppi di auto aiuto", seppur apprezzabili.
Si assiste anche alla contrapposizione tra momento elettorale e attività sul territorio, incomprensibile per chi ha un atteggiamento "olistico" (tutto si tiene, tutto è connesso), inconsistente perchè chi vive sul territorio vorrebbe risposte e le cerca quasi esclusivamente da chi ha un qualche potere almeno di controllo e informazione nelle istituzioni.
Non trascuriamo il fatto che spesso usiamo archetipi , lessico e sintassi del secolo scorso, sconosciuti a chi vive sulla strada, nelle case, nei sempre meno luoghi di lavoro
I "vuoti in politica non esistono", lo spazio abbandonato viene subito riempito.
Piu' diminuiscono i votanti, meno sforzo è richiesto alla "Bestia" di Salvini per governare l'Italia, azzerare agibilità politiche, conquiste del passato, la nostra sicurezza (anche fisica).
Ma anche la "massa critica" ha un senso in Politica ( Massa critica indica in generale una soglia quantitativa minima oltre la quale si ottiene un mutamento qualitativa, wikipedia) ed è applicabile alla psicologia delle masse che si aggregano attorno a poli politici che abbiano una qualche consistenza.
E' per questo che giudico una tragedia l'assenza di una forza radicale di sinistra eco-pacifista, collegata a quelle che già esistono dignitosamente in tutta Europa.
Anche perchè le alternative saranno l'astensione (e indiretto sostegno alla vittoria dell'estrema destra) oppure il voto al PD (in qualunque sua forma piu' o meno camuffata da liste civiche etc.).
La prima scelta sarà prevalente nei militanti, chi è impegnato nel sociale e nel territorio e intende difendere un minimo di agibilità politica opterà per un voto al centro sinistra.
Insomma, andrebbe fatto di tutto per costruire una proposta politica antiliberista, come in tutta Europa e in buona parte del Pianeta, non rassegnandosi alla irrilevanza delle nostre, seppur, significative esperienze.