A volte ritornano. Notizie di stampa segnalano che i sindaci di Torino, Reggio Emilia e Genova stanno lavorando alla fusione tra la lombarda A2A e la "nostra" Iren. Ribadisco la mia contrarietà, perché i servizi pubblici di cui si occupa Iren, già oggi esposti ai voleri degli investitori speculativi e finanziari, si annacqueranno ancora di più in una grande Azienda, distante dal controllo dei consigli comunali e, ancora più grave, del popolo. E' un atto che si pone in contrasto con i risultati del referendum del 2011 che aveva frenato le politiche di privatizzazione: soprattutto il servizio idrico viene consegnato ai poteri forti e non trattato come un Bene Comune. L'esperienza genovese e' interessante. In quasi un trentennio siamo passati dai profitti di AMGA tutta pubblica a Iren. I costi del servizio sono aumentati vertiginosamente (per garantire profitti ai privati), l'occupazione è diminuita, i dividendi sono spariti per coprire le operazioni sbagliate di un management disastroso. |