Lettera a Prefetto di Genova
Abbiamo ritenuto indispensabile l’interlocuzione a seguito dell’ Ansa del 4 maggio, nel quale il sindaco ha dichiarato: "Non c'e' alcun problema per organizzare qualunque tipo di attivita' il 21 luglio, non solo a palazzo Ducale ma in tutta Genova, ma tutte le attivita' prima del 21 dovranno invece essere esaminate dal comitato per la sicurezza, per evidenti motivi che credo tutti i genovesi capiscano" e ha sottolineato che: "Il nostro obbiettivo e' evitare qualsiasi ferita a Genova come è successo 20 anni fa e ovviamente siamo aperti a tutti i tipi di manifestazione, non e' il mio ruolo quello di dire tu parli e tu non parli, ma il mio ruolo e' quello di evitare che Genova possa essere ferita".
Rispetto alla puntualizzazione contenuta nella stessa agenzia: “ basta leggere i regolamenti del Comune di Genova, noi possiamo dare il patrocinio solo ad associazioni che non siano impegnate come partito politico e non si presentino alle elezioni”, specifichiamo che la rete che, in collaborazione con Palazzo Ducale, ha predisposto una serie di conferenze, tavole rotonde, mostre e spettacoli teatrali da tenere dal 18 al 21 Luglio, è costituita da organizzazioni, associazioni e movimenti DELLA SOCIETà CIVILE che rispondono ai requisiti, quindi siamo sollevati di apprendere che il primo cittadino sia “favorevole a concedere il patrocinio ad Amnesty come a tutti coloro che soddisfino queste condizioni".
Il ventennale del G8 è un momento di memoria collettiva e anche una straordinaria opportunità per attualizzare analisi e proposte per una società giusta e capace di futuro attraverso un confronto aperto e inclusivo, che deve nutrire la partecipazione attiva della cittadinanza alla vita politica del paese, oltre alla fiducia verso istituzioni autenticamente democratiche.
La rete per "Genova 20 anni dopo: un altro mondo è necessario" auspica pertanto una rinnovata disponibilità da parte di tutte istituzioni cittadine affinché quelle giornate possano svolgersi all’insegna della massima collaborazione e rinnova l’invito ad Amnesty International a riconsiderare la sua partecipazione al percorso da lei stessa avviato diversi mesi fa contribuendo alla migliore riuscita di tutte le iniziative.