L'emergenza abitativa nella nostra città, così come in tutta Italia, - è sotto gli occhi di tutti. Il contesto è una crisi economica sempre più profonda a cui i poteri forti non rispondono, arroccandosi nella difesa dei privilegi esistenti e della ricchezza accumulata da pochi, gettando nella precarietà, nella miseria e nella disperazione fasce sempre più ampie di popolazione.
Essere licenziati e perdere il proprio lavoro è sempre più facile, la prospettiva e' la precarietà.
E' necessario che i fondi sprecati per le spese militari e le Grandi Opere siano impiegati per creare lavoro stabile e recuperare il patrimonio abitativo di proprietà degli enti locali, ma anche delle fondazioni private che tengono artatamente sfitti centinaia di alloggi.
Inoltre, il Comune potrebbe metter a bando una parte degli alloggi sfitti di propria proprietà ma inagibili, permettendo la ristrutturazione in economia da parte di sfrattati e senza casa.