Questa scelta è solo l'ultimo atto di una maggioranza che si è distaccata sempre di più dal suo programma originario: la partecipazione si è pietrificata nelle porte di Palazzo Tursi chiuse a lavoratori e cittadini; la tutela del territorio è smentita dalle Grandi Opere impattanti e pericolose (Gronda e Terzo Valico); la valorizzazione dei servizi pubblici è dimenticata per privatizzarli, a partire da AMIU; la tutela del lavoro viene sacrificata sull'altare delle gare al massimo ribasso (di fatto).
Di fatto una politica succube di finanza e tecnocrazia.
Ci sottraiamo dalla contrapposizione trasporti pubblici - sociale (è per questo che abbiamo votato alcuni emendamenti del Pd che toglievano somme - limitate invero - al trasporto pubblico per metterle nel sociale); non condividiamo la politica degli sgomberi dei campi provvisori di poveri come invece condivide la stragrande maggioranza del Consiglio. Il nostro voto a questo Bilancio è contrario