Già la nomina di un commissario a tempo (un anno) invece di un nuovo direttore generale desta stupore.
Ma le preoccupazioni maggiori derivano da alcune partite delicatissime, come la protezione civile e, soprattutto, l'amianto del cantiere di Cravasco del Terzo Valico, che, almeno fino a questo momento secondo Arpal è in percentuali tali da non poter essere smaltito nel nostro mare o nelle nostre cave e, pertanto, deve essere portato in Germania con costi insostenibili per un'opera già bocciata tre volte in Valutazione Impatto Ambientale per mancanza di trasportistici.
Mi auguro che il dott. Musitelli, manager lombardo, già collaboratore di Letizia Moratti, ma dal percorso professionale bipartisan, confermi e, possibilmente, rafforzi la rigorosità e l'indipendenza dalle spinte dei poteri forti politici-imprenditoriali in materia di sicurezza sanitaria ed ambientale.
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