L’assessore Garotta ha dichiarato che lo stesso Ministro dell’Ambiente Orlando ha segnalato come gli impianti di incenerimento di Emilia Romagna e Toscana siano sovradimensionati e sotto utilizzati.
Nel confermare che la Regione Liguria non prevede più, nel suo piano, la costruzione di un impianto di trattamento dei rifiuti a caldo, l’Assessore ha sottolineato come si proponga (per la chiusura del ciclo) la produzione di combustibile solido secondario (CSS).
Il Piano non prevede più inceneritore quindi ma che il rimanente venga trattato per produrre materiale con alto contenuto calorifico (impossibile da ottenere senza le plastiche che andrebbero invece riciclate).
Considero la produzione di CSS una soluzione peggiore dell'incenerimento.
Non porta al riciclo di materia ed e’ in contrasto con il recupero spinto del materiale residuo, essenziale in un mondo finito, dove lo sviluppo dei giganti asiatici porterà ad una ulteriore diminuzione delle materie prime. Inoltre, la combustione verrebbe effettuata in cementifici e/o centrali termoelettriche aventi impianti di trattamento fumi inadatti ad abbattere i microinquinanti (metalli pesanti, diossine, ecc), e spesso inadatti anche a trattare i macroinquinanti come le polveri.
L'Assessore ha inoltre confermato lo spostamento al 2020 dell’obiettivo del 65% di raccolta differenziata. Questa deroga purtroppo ricorda quella del decreto che alzo’ il livello ammissibile di tossicita’ di atrazina in val padana.
Eppure se si costruisse l’impianto di trattamento del rifiuto umido (che e’ il 35% del totale dei nostri rifiuti) potremmo arrivare molto vicini a questo risultato in poco tempo; trovo sconcertanti le dichiarazioni dell’Assessore secondo il quale "dall’umido non si avrebbe alcun ritorno economico". Il che sarebbe vero solo se ne effettuasse una raccolta scadente .
In ultimo, confermo la mia opposizione all’ingresso di privati.
Non è necessario dal punto di vista legislativo (dopo il referendum del giugno 2011 e i successivi pronunciamenti della corte costituzionale) e sarebbe pericoloso introdurre un partner il cui obiettivo fossero solo i profitti.
Auspico quindi che Amiu sviluppi anche impianti di riciclo.