Buon giorno, questo è il testo del question time che ho presentato ieri pomeriggio sul DDL sicurezza urbana
Il 17 settembre, nel corso di un vertice a cui hanno partecipato il presidente dell'Anci Piero Fassino, i sindaci delle città metropolitane, il capo della Polizia Alessandro Pansa e i vertici del Viminale, il ministro Alfano ha annunciato un disegno di legge del governo sul tema della sicurezza urbana che darà ai sindaci nuovi strumenti per affrontare i fenomeni di illegalità diffusa.
L'articolo 20 della bozza di ddl prevede una pena, fino a cinque anni di carcere, per chi ai cortei e alle manifestazioni «fa uso di caschi protettivi ovvero di ogni altro mezzo atto a rendere impossibile o difficoltoso il suo riconoscimento».
Nessuna norma è invece prevista rispetto al codice identificativo per i membri delle forze dell'ordine, nonostante alcune forze politiche, pezzi di società civile e lo stesso Parlamento Europeo si fossero appellati al Governo italiano per legiferare in tal senso.
La bozza prevede inoltre un allargamento di poteri e competenze ai sindaci «per la tutela della sicurezza dei cittadini e nel contrasto al degrado, fermo restando la competenza esclusiva dello Stato in materia di ordine e sicurezza pubblica».
Si chiede quale sia la posizione del Sindaco di Genova di fronte a queste proposte cosi' squilibrate e che allargamento di competenze siano previste.
Il Sindaco ha risposto che non è stato coinvolto, contrariamente a quanto scritto da organi stampa, e che comunque è contrario all'asimmetria, cioè vanno perseguiti i travisati in corteo e vanno dotati gli appartenenti forze dell'ordine di codice identificativo personale.