Per la prima volta i lavoratori edili non chiedono le Grandi Opere ma "interventi mirati di riqualificazione dell'edilizia pubblica non residenziale (ospedali, scuole) e residenziale; riqualificazione delle periferie; cantierare le opere finanziabili nonché la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico."
Segnalano inoltre che le grandi opere non vedono l'impiego di manodopera locale. Infatti, se le opere approvate contengono grandi villaggi prefabbricati, e' insito nella loro stessa natura che la popolazione locale non verrà impiegata.