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Iren in Amiu con il pacchetto di maggioranza: a giugno il bando di manifestazione di interesse28/5/2016 http://www.genova24.it/…/iren-in-amiu-con-il-pacchetto-di-…/
E' chiaro che la Giunta vuole mettere il Consiglio di fronte al fatto compiuto. Ci sono alternative: gli investimenti potevano essere fatti con fondi europei, con la cassa depositi e prestiti e/o con project financing per i singoli impianti. Si capisce perchè il nuovo piano industriale di AMIU NON prevede alcun impianto di compostaggio per la produzione di compost di qualità. E' l'ennesima giravolta della giunta Doria rispetto al programma con cui ha vinto le primarie e con cui è stato eletto sindaco. Noi siamo contrari agli inciuci e sin da ora dichiariamo che voteremo NO. La rumenta è una cosa troppo delicata da essere lasciata ai fondi speculativi privati. Antonio Bruno Gian Piero Pastorino Il rammarico maggiore è la bocciatura del nostro emendamento che proponeva quasi tre milioni in più ai servizi sociali (anziani, disabili, minori, emergenza abitativa) detraendoli dai fondi per l'ordine pubblico che, invece, nella proposta della Giunta sono le uniche ad avere un incremento significativo.
Questa scelta è solo l'ultimo atto di una maggioranza che si è distaccata sempre di più dal suo programma originario: la partecipazione si è pietrificata nelle porte di Palazzo Tursi chiuse a lavoratori e cittadini; la tutela del territorio è smentita dalle Grandi Opere impattanti e pericolose (Gronda e Terzo Valico); la valorizzazione dei servizi pubblici è dimenticata per privatizzarli, a partire da AMIU; la tutela del lavoro viene sacrificata sull'altare delle gare al massimo ribasso (di fatto). Di fatto una politica succube di finanza e tecnocrazia. Ci sottraiamo dalla contrapposizione trasporti pubblici - sociale (è per questo che abbiamo votato alcuni emendamenti del Pd che toglievano somme - limitate invero - al trasporto pubblico per metterle nel sociale); non condividiamo la politica degli sgomberi dei campi provvisori di poveri come invece condivide la stragrande maggioranza del Consiglio. Il nostro voto a questo Bilancio è contrario AMT,AMIU,ATP, IREN, ASTER, MENSE SCOLASTICHE, OSPEDALI E SANITA’ NO ALLA PRIVATIZZAZIONE !!!19/5/2016
BRUNO e PASTORINO: no all'accordo della giunta Doria di privatizzare AMIU. L'alternativa c'è.6/5/2016 E' sulle bocche di tutti che la maggioranza Doria permetterà che Iren acquisisca una quota maggioritaria dell'azienda di Rifiuti Solidi Urbani di Genova AMIU.
Il primo passo è stato quello del crollo del valore di AMIU a causa del fermo della discarica di Scarpino rimasta per decenni, nonostante tutte le nostre proposte di un ciclo integrato dei rifiuti non basato su discarica (e incenerimento). Il secondo passo è quello di rendere meno stringente possibile la procedura di affidamento di quote del capitale residuo di AMIU. Si optera' per un avviso pubblico di interesse. Il terzo passo sarà l'offerta di Iren che alla fine dell'anno scorso ha spostato la sua sede principale a Tortona e ha acquisito il biodigestore costruito, non senza qualche polemica, sulla strada di castelnuovo Scrivia. Iren offrirebbe un aumento di capitale, ma non sborserebbe un euro. Conferirebbe l'impianto di Tortona appunto. Quindi nessun nuovo impianto nell'area metropolitana di Genova, la quale non prevede neanche un impianto di compostaggio (per favorire il biodigestore di Iren?). E questo è un grande brutto segnale perche' significa che AMIU non puntera' a una raccolta differenziata di qualità. Genova viene impoverita di una capacità produttiva, quando proprio un serio ciclo integrato di rifiuti basato su riuso e riciclo potrebbe dare opportunità occupazionali molto interessanti. Adesso si comprendono alcune apparenti incongruenze: il piano industriale di AMIU prevede un impianto di separazione secco-umido sovradimensionato ed uno di digestione anaerobica sottodimensionato, come osservato dalla stessa Regione nei documenti della commissione d'inchiesta parlamentare. Questo significa che AMIU programmaticamente non intende giungere al 65% di RD !!!!! In ogni caso le alternative ci sarebbero!!!! Come descritto negli atti della commissione parlamentare di inchiesta la stessa Amiu, per bocca del suo Presidente Marco Castagna, prevedeva due soluzioni: “Dal punto di vista politico-aziendale si stanno valutando due opzioni, entrambe teoricamente percorribili. La prima è l’individuazione di un partner nel caso in cui si volesse creare una società ad hoc per la realizzazione del biodigestore, con una capacità di investimento esterna, finalizzata solo alla realizzazione dell’impianto. Di questa società AMIU potrebbe essere parte e avere un rapporto da società a società. L’altra ipotesi è un aumento di capitale di AMIU dovuto a soggetti interessati a conferire risorse, che acquisirebbero azioni di AMIU." Successivamente il Presidente Castagna ha sostenuto che il suo mandato prevedeva di perseguire la seconda opzione. Noi ci vogliamo soffermare sulla opzione scartata che eviterebbe l'ingresso in società di una multiutility gestita da fondi privati e banche. L'alternativa, in mancanza di fondi europei, è costruire impianti a gara aperta a società di impiantistica industriale disponibili a finanziare integralmente la realizzazione degli impianti stessi. Recupero dell'investimento con utile d'impresa tramite gestione di 12-15 anni dell'impianto stesso con società mista impiantista vincitore gara-AMIU. (sostanzialmente un project-financing). Vantaggi: - chi vince la gara è una azienda che sa realizzare gli impianti (partener industriale) - è interesse del realizzatore fare un impianto ben fatto, altrimenti non rientra del capitale investito - la gestione mista garantisce una gestione tecnica valida, ma nello stesso tempo consente a personale AMIU di imparare a gestire impianti industriali per poi rendersi indipendenti - non sposi a vita una ditta come nel caso di ingresso di un partner nel capitale sociale, ma è una convivenza a tempo (il tempo di ammortamento dell'investimento fissato a priori nella gara). Si poteva, a nostro avviso, e si possono ancora oggi reperire i capitali tramite a) finanziamento dell'opera tramite fondi europei oppure b) finanziamento tramite sistema bancario o cassa depositi e prestiti con fideiussione del Comune. In ogni caso esprimiamo la nostra più assoluta contrarietà a processi di privatizzazione anche parziale delle aziende che gestiscono servizi pubblici: a) per rispetto del referendum detto sull'acqua, ma che in realtà riguardava tutti i servizi di pubblica utilità, dove la maggioranza dei cittadini italiani ha detto che i servizi pubblici devono essere gestiti da società pubblica senza scopo di lucro b) per consentire la reale partecipazione dei cittadini e degli enti locali alle scelte strategiche delle aziende di servizio. Cambiare si può. Non ci rassegnamo alla privatizzazione I Consiglieri Comunali Antonio Bruno Gian Piero Pastorino Si avvicina l'estate e anche questo anno la Giunta Doria tramite l'azienda Bagni Marina non assicura l'apertura dei Bagni comunali Ianua di Vesima. Anche il ristorante rischia di rimanere chiuso per il secondo anno consecutivo. Siamo di fronte a manifesta incapacità o all'inconsapevole favoritismo verso le altre attività dell'area? In ogni caso è evidente il danno economico e occupazionale che questo immobilismo porta con sé. Tra ristorante e bagni i potenziali posti di lavoro sono almeno una decina. Ricordiamo inoltre che questo disservizio era stato affrontato già un anno fa, ma nonostante l'indirizzo del consiglio comunale tutto è ancora ... a bagno. Incontro preparatorio in vista del FSM di Montreal (a cui si potrà partecipare anche on line dall'Italia). Stiamo lavorando per una rete internazionale delle città ecosostenibili, ma parteciperemo anche ad altri eventi. Parteciperà Mario Agostinelli di Energia Felice. Venerdì 13 alle ore 18.00 Genova, Casa della Sinistra "Thomas Sankara", via san Luca 15/7 3° piano https://www.facebook.com/groups/134689806706560/
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