I Sindaci "arancioni" (Doria, Pisapia, Zedda) rilanciano il centro sinistra come unico antidoto alla crescita della destra (e dei 5 stelle che in Europa stanno con la destra, in Italia hanno connotati un po' più sfumati). Fanno il loro mestiere. In questi cinque anni hanno incarnato lo sforzo di gestire "in modo umano" la crisi economica, rassegnati a una versione, seppur temperata, delle ricette neoliberiste e privatizzatrici. In questi cinque anni si è fatta chiarezza sulle dimensioni di questo fenomeno. Eletti sull'onda di una genuina richiesta di partecipazione e cambiamento sostanziale dopo i referendum per l'acqua pubblica del giugno 2011, hanno sviluppato una politica che non ha fatto un passo avanti verso la ripubblicizzazione dei servizi pubblici e una gestione del territorio partecipata. Quello che più sorprende, e che ci fa precipitare in un vero e proprio teatro dell'assurdo, è la reazione della parte sinistra delle coalizioni arancioni che rivendicano discontinuità con il Pd e che, momentaneamente?, scalciano di fronte a una riedizione delle coalizioni di cinque anni fa. Sono le stesse, medesime persone che in questi anni hanno cercato di convincermi che è difficile governare all'epoca della crisi (vero), che non si votava a favore della Gronda Autostradale (ma solo al parere favorevole al progetto definitivo della Gronda Autostradale....), che, per non far vincere la destra, è meglio non fare troppo gli schizzinosi quando qualche sfrattato da case di proprietà comunale si suicida e che la ripubblicizzazione del servizio idrico è un obiettivo improponibile. La realtà è difficile, nessuno lo nega, ma la destra estrema si combatte iniziando, prima di tutto, a essere puliti e trasparenti. |
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