Diamo voce a chi resiste e si oppone in modo nonviolento alle guerre, alle pulizie etniche, alle politiche di guerra, ai regimi dittatoriali, al razzismo, all'apartheid
Costruiamo insieme una nuova storia di pace, di libertà, di diritti, di democrazia e di giustizia, diamo vita a un'alleanza civica in Europa e nel Mediterraneo contro le guerre e per il disarmo.
Lanciamo da Firenze una piattaforma di richieste e di campagne per un cambio di passo delle politiche dei governi e delle istituzioni internazionali.
Il passo di pace che dobbiamo fare è tanto urgente quanto ambizioso e difficile.
Perché fermare le guerre e le stragi significa dare finalmente il primato del governo globale del pianeta e delle relazioni tra Stati alla politica multilaterale, ad un sistema delle Nazioni Unite da riformare e da potenziare; significa cambiare il modello di sviluppo, non più orientato al consumo del pianeta per il benessere di pochi ma alla sostenibilità futura ed al benessere di tutti; significa applicazione e rispetto da parte di tutti gli Stati degli accordi, delle convenzioni internazionali e dei diritti umani con meccanismi sanzionatori e con un sistema di polizia e di giustizia internazionale operativo; significa riconoscere il diritto d'asilo e dare accoglienza ai profughi di guerra; significa investire nella ricerca, nell'educazione, nell'ambiente, nell'economia e nel lavoro, nella giustizia sociale, nella democrazia, nella cultura, nel dialogo, nella difesa civile, nella cooperazione, in funzione della pacifica e plurale convivenza e del governo democratico globale, convertendo qui le enormi risorse spese per armamenti e guerre decennali.
Se questo cambio di passo delle politiche non si realizzasse in queste direzioni sappiamo bene cosa ci aspetta, è sotto gli occhi di tutti: sono i 2000 morti di Gaza, il carcere a cielo aperto per 1,8 milioni di palestinesi, i 47 anni di colonizzazione e occupazione israeliana della Palestina, una vita sotto minaccia per il popolo israeliano, le 200mila vittime del conflitto siriano e le circa 2000 vittime che il conflitto iracheno sta mietendo ogni mese, la guerra, i prodromi della pulizia etnica, la violazione dell'autodeterminazione dei popoli in Ucraina, come in Palestina e nel Sahara Occidentale; le infiltrazioni mafiose e criminali in ogni conflitto, l'uso del terrorismo anche da parte degli Stati, la tortura, la detenzione illegittima, gli scomparsi,il fondamentalismo, il sostegno a dittatori e monarchie medioevali per difendere potenti interessi di parte e i nostri approvvigionamenti energetici; sono le esecuzioni di massa, la proliferazione degli armamenti e dell'economia di guerra, i milioni di profughi e di disperati in fuga, la finanza speculativa, il fallimento degli Stati, il saccheggio dei beni comuni e la crisi delle democrazie, la propaganda e le informazioni strumentalmente distorte dai poteri forti che influenzano e condizionano l’opinione pubblica… un elenco infinito di drammatici eventi che si ripetono sistematicamente, diventando parte del nostro quotidiano come fossero disastri inevitabili per proseguire il corso della civiltà, la nostra.
Questo è il bivio che abbiamo di fronte: continuare a denunciare in modo generico questa realtà o lavorare con determinazione e strategia per mutare le politiche responsabili della proliferazione delle guerre, per costruire un'alternativa a questo corso della storia? Puntare l’indice solo sugli effetti o denunciare e sradicare le cause della violenza diretta, culturale e strutturale che permea il nostro sistema, di cui siamo in parte tutti complici?
Alla viltà, al cinismo ed alla violenza, vogliamo sostituire l'alternativa del coraggio, della nonviolenza, della disobbedienza civile.
A Firenze, in continuità con l'Arena di Pace e Disarmo, ascolteremo testimonianze provenienti dai teatri di guerra e le voci di chi si oppone in Europa e nel mondo alle politiche di guerra, per fare assieme questo passo di pace. Raccoglieremo e lanceremo concrete richieste alla politica, campagne che segnano un cambio di passo nelle proposte per la soluzione politica dei conflitti, per la pace, per i diritti, per la giustizia, per il disarmo e la difesa civile non armata e nonviolenta.
Invitiamo quindi ad aderire a questo appello partecipando alla manifestazione di Firenze ed organizzando mobilitazioni in altre città europee e centri martoriati dai conflitti. Vi chiediamo di inviare fin d’ora alla Segreteria dell’evento, oltre all'adesione, le proposte e campagne concrete, già strutturate, che vorreste rilanciare durante la manifestazione e inserire nella piattaforma finale.
Comitato Promotore: Rete della Pace, Rete Italiana Disarmo,Sbilanciamoci,Tavolo Interventi Civili di Pace,
Inviare adesioni e proposte a Segreteria Un Passo di Pace: @mail: [email protected]
Per donazioni e contributi per la realizzazione della manifestazione:
IT27U0501803000000000163157
Causale: Un passo di pace
presso: Banca Popolare Etica - Perugia
I Report
metto insieme i brevi report di Silvia De Giuli, Riccardo Torregiani e mio (Maria Letizia Grossi) sull'incontro di ieri mattina, per il nostro gruppo nazionale.
E' una sintesi molto informale.
Pe la Lista L'Altra Europa con Tsipras abbiamo partecipato Silvia De Giuli, Riccardo Torregiani, Maria Letizia Grossi, tutti di Firenze.
Eravamo più di trenta persone, con esponenti di varie realtà nazionali promotrici e aderenti e diverse presenze di realtà fiorentine e toscane. Abbiamo lavorato per organizzare la
Mobilitazione nazionale con Manifestazione di Piazza contro le guerre Domenica 21 Settembre a Firenze, concentramento ore 11:
Basta guerre! Mai più vittime!
UN PASSO DI PACE
Promotori nazionali: Rete della Pace, Rete Italiana Disarmo, Tavolo Interventi Civili di Pace, Sbilanciamoci
Presenti e aderenti: Assopace, Legambiente, Arci, Fiom, Cgil, UnPontePer, Libera, Rete della Conoscenza (Studenti con base a Pisa), Unione degli Studenti (Uds), Acli, Comitato Accoglienza con don Armando Zappolini, Movimento non violenza di Livorno, Rete antirazzista Firenze, Associazione Amicizia Italia Palestina, AUSER, Movimento studentesco e studenti medi di Firenze e Pisa, Sel.
(Spero di non aver dimenticato nessuno....)
Altri contatti per adesioni sono in corso.
Si è lavorato bene, c'è molto coinvolgimento e convinzione da parte dei partecipanti.
DOMANI SERA C/O ARCI piazza CIOMPI INCONTRO COMITATO ORGANIZZATIVO FIORENTINO ORE 18. CHI PUO' VENIRE E' INVITATO. Silvia, Riccardo e Maria Letizia ci saranno.
L'organizzazione sarà coordinata da CGIL, soprattutto per le cose concrete: palco, servizio d'ordine, gruppi elettrogeni, schermo a led, amplificazione, ecc., adatti per le piazze - grandi - proposte. La segreteria sarà di ARCI Firenze, che oggi renderà noto un indirizzo email a cui dare le adesioni ufficiali. L'ACLI di Perugia ha già messo a disposizione un numero di c/c per dare i contributi in modo trasparente. Oggi ci sarà l'appello definitivo e ufficiale, cui le reti promotrici hanno continuato a lavorare ieri pomeriggio.
Si è concordato di fare la giornata del 21 a Piazza Signoria (necessaria la delibera della giunta comunale, più problemi per gli arrivi e per le vie di fuga, ma molto simbolica, è la nostra prima opzione), oppure piazza Santa Croce, più facile da ottenere dalla Prefettura, comoda per chi arriva coi pullman, che possono parcheggiare sul Lungarno, e per le via di fuga.
Ci sarà il palco, lo schermo a led, visibile di giorno, oltre agli interventi e alle testimonianze si prevedono momenti di spettacolo, ovviamente in tema, con musica, letture ecc.
Organizzeremo banchetti con cibi e bevande.
I Comuni e le Regioni - contatteremo subito Firenze e Regione Toscana - sono invitate a dare il patrocinio, aderire, partecipare.
E' necessaria una grossa mobilitazione capillare per una partecipazione importante, dato il momento critico per situazioni belliche gravi in molti luoghi e per mostrare a tutte e tutti che il movimento per la Pace esiste e non è marginale. Per mandare un messaggio inequivocabile a chi prenderà le prossime decisioni su armi ai Curdi, finanziamento delle spedizioni militari italiane, etc.
Si è deciso di sintetizzare e semplificare le tematiche nell'appello, per puntare su una comunicazione condivisibile, inclusiva e immediata concentrandosi su poche
PAROLE D'ORDINE CHE ARRIVINO AI NOSTRI GOVERNANTI CON INUSITATA CHIAREZZA:
NO GUERRA E NO ARMI, POLITICHE ATTIVE DI PACE, AIUTO AI RIFUGIATI CHE FUGGONO I MASSACRI.
Ogni realtà e iniziativa potrà sottolineare la propria tematica (Palestina/ IS /Siria/ Ucraina/ altri conflitti / No produzione e commercio armi/ politiche internazionali / ruolo dell'Europa/ destinazione delle risorse: spese militari contro spese sociali e produttive/ corpi civili di pace/ contatti con le società civili dei luoghi dei conflitti armati/ invio delegazione pacifisti a Bruxelles con le proposte specifiche che verranno fuori ecc.) all'interno della giornata con i propri interventi.
Per la presentazione: a Roma si prevede un'iniziativa politica con i parlamentari che aderiscono, a Firenze la Conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa nazionale, in un luogo significativo (Palazzo Vecchio?) Conferenza stampa anche vicino Pisa, davanti alla base di Camp Darby, nell'ambito della due giorni che i compagni pisani organizzeranno immediatamente prima, il 19 e 20 settembre.
Ovviamente è una sintesi, sono state dette molte altre cose, tra i partecipanti cito solo Luisa Morgantini, ma c'erano molte altre persone interessanti e importanti e con responsabilità anche nazionali.
Un abbraccio circolare
Maria letizia
con Palco, Gruppi elettrogeni e
Sul Palco: interventi, testimonianze, musiche, letture
Proposte per un passo di pace dai luoghi dei conflitti:
Collegamenti (diretta o registrati) dalla Striscia di Gaza, Ramallah, Gerusalemme, Tel Aviv (?), Siria, Iraq, Libia,Egitto, Afghanistan, Ukraina, ….........
Proposte per un passo di pace dalle reti italiane ed europee:
Testimonianze di intellettuali, giornalisti, Premi Nobel, …....
Interventi artisti: musica, lettura di testi,