E' significativo che tale iniziativa sia sorta dopo l'esposto di numerosi appartenenti al movimento No Tav - No TERZO Valico, tra cui la capogruppo al Comune di Altra Campomorone Valentina Armirotti.
Le istituzioni sono state silenti, condizionate dall'adesione acritica a un'opera bocciata TRE volte in sede di Valutazione Impatto Ambientale e resa possibile solo dall'inserimento nella legge obiettivo.
Un collegamento da Genova - Fegino a Rivalta Scrivia dal costo complessivo di oltre 6 miliardi di euro (il costo della ricostruzione di Gaza....)
I lavori in corso sono relativi solo alle opere propedeutiche, non essendo finanziate le gallerie dove passerebbe un TAV.
Incredibile la passività della giunta Doria, che si nasconde dietro la scusa che il cantiere di Cravasco è a Campomorone (ma i camion passano in territorio genovese, fino al casello di Bolzaneto poi nell'autostrada Genova Ventimiglia).
Preoccupante il tardivo intervento dell'Arpal, che si accorge solo adesso dell'anomalia di una serie di controlli pagati e fatti per conto di Cociv (il consorzio creato ad hoc POCHI giorni prima dell'entrata in vigore dell'obbligo di gara europea a cui il governo dell'epoca ha concesso a trattativa diretta l'opera).
E' l'occasione per fermare questo spreco di denaro pubblico, oltretutto pericoloso per la salute di lavoratori e abitanti.
Le alternative per ammodernare le linee esistenti (permettendo di andare a Milano in un'ora e di far passare milioni di TEU) ci sono. E costano meno.