C O M U N I C A T O r s u Comparto edili iren Siamo alle solite dopo i lavoratori dei trasporti e dei rifiuti oggi tocca a noi lavoratori edili del comparto acqua e gas scendere in strada a gridare la nostra indignazione verso il Comune e verso la multi utility IREN per questo ennesimo attacco ai lavoratori locali e le loro aziende attraverso appalti vergognosi. Il massimo ribasso su un servizio che dovrebbe avere poco valore aggiunto, porta ad un abbassamento della qualità del servizio e solo maggiori profitti, ciò preannuncia conseguenze sui diritti dei lavoratori, un peggioramento del servizio per i cittadini e lascia addirittura spazio a possibili infiltrazioni della criminalità organizzata l’unica a poter sostenere i prezzi stracciati imposti dal committente. Tutto viene parametrato solamente in funzione del guadagno e dell’utile della s.p.a. e non in base al benessere del territorio e dei cittadini. A questo punto ci si chiede cosa serva essere soci di una multi utility che non prende minimamente in considerazione l’opinione altrui creando una frattura che appare insanabile. Le risorse vanno riservate alle strutture dei servizi che richiedono una quantità di manutenzione ordinaria o straordinaria non sempre ottemperata al meglio o nel personale “vera risorsa delle aziende” ciò servirebbe a fare davvero (e non solo a parole) la tanto dichiarata responsabilità sociale del gruppo IREN. Ormai è una realtà appurata che nel caso della gestione dell’acqua, dei rifiuti, dell’energia ovvero di tutti i beni comuni il profilo passa solo da cinque possibili fattori: 1) riduzione del costo del lavoro, attraverso la diminuzione dell’occupazione e la precarizzazione dei contratti. 2) la riduzione degli investimenti come già sperimentato nell’ultimo decennio di gestioni attraverso s.p.a. 3) la riduzione della qualità del servizio con meno manutenzioni, controlli ecc. ecc. 4) aumento delle tariffe. 5) l’aumento dei consumi alla risorsa. Tutti fattori in diretto contrasto con l’interesse generale e che si realizzano puntualmente in ogni processo di privatizzazione. Chiediamo quindi la conservazione di tutti i posti di lavoro per i lavoratori attualmente in forza, il mantenimento degli attuali livelli retributivi e delle condizioni contrattuali, la garanzia di condizioni lavorative degne in tema di sicurezza, la garanzia della qualità del servizio per i cittadini escludendo qualsiasi taglio al servizio stesso. I comuni ed i loro sindaci debbono fare la loro parte e schierarsi con i lavoratori ed i propri cittadini evitando, come veri soldatini, di prendere ordini da IREN |
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