Non capiamo come questo sia possibile.
Talvolta ci rifugiamo nelle rassicuranti parole d'ordine del secolo scorso per sfuggire alla realta'.
Eppure la tecnologia ha profondamente mutato e amplificato il modo con cui il potere impone il suo dominio sul pianeta, sia nelle sue componenti hardware che software (intelligenza artificiale per prima) .
Silos sociali e disintermediazione rendono marginali i soggetti pubblici (sindacati, organizzazioni, centri culturali).
Ognuno, avvolto nella sua "rete", alimenta le sue conoscenze, la sua cultura; spesso non si rende conto che la rete è stata gettata da un'entità (non sempre umana, certe volte software) che ci dirige verso modelli di consumo e decisioni politiche predeterminate.
Mi riferisco, ad esempio, alle "fake news", ai boot software (prodotti software che con algoritmi dell'intelligenza artificiale creano profili social e generano consenso - link-like-condivisioni), uso dei mega dati ottenuti dai nostri comportamenti giornalieri registrati digitalmente e impiegati dalla Cambridge Analitics (ad esempio) per vincere le elezioni in USA, la Brexit, il Brasile.
E in Italia con la Bestia di Salvini e la Casaleggio Associati di Casaleggio.
Senza parlare dell'arrivo degli androidi nella nostra vita, cui solo la dispendiosità dell'energia frena la diffusione (e delle copie digitali su cui testare il futuro clinico per prevenire malattie, nell'ipotesi piu' umana, ad esempio )
Tutto questo modifica le capacità intellettive , la coscienza che abbiamo di noi stessi e del mondo, prima ancora che i nostri comportamenti.
Economia circolare, produzione a chilometro zero, commercio equo e solidale, fraternità, democrazia dal basso, solidarietà, gestione beni comuni rischiano di diventare parole vuote anche se rassicuranti in questo contesto.
Cercare di conoscere cosa stia accadendo è il primo passo per non venire travolti, oppure nell'essere travolti con consapevolezza, magari cercare di mettere in piedi un'alternativa.