Scritto così pare un provvedimento pensato da un ubriaco.
In effetti è il frutto di successivi aggiustamenti di una delibera che voleva impedire ai poveri di utilizzare parte dei materiali buttati via nella "rumenta".
Un po' di "carità" pelosa e ipocrisia istituzionale hanno modificato il provvedimento licenziato in Giunta, rendendolo valido solo per il messaggio politico che si vuole dare (guerra ai miseri) , assolutamente inutile per il resto (basterebbe multare chi sporca il suolo pubblico a prescindere).
Il significato politico è di rendere sempre più invisibili chi ci ricorda il dramma di chi perde lavoro (ma non sempre dignità).
La ciliegina sulla torta è costituita da un emendamento approvato che, rilevato l'inutilità di far pagare multe a chi è nullatenente, impone i "lavori socialmente utili" come risarcimento per l'attacco al decoro.
Si ripropone un'analoga proposta del Movimento 5 Stelle nel passato ciclo amministrativo approvata all'unanimità, tranne che dallo (oggi scomparso) gruppo della Federazione della Sinistra.
E' il ritorno della corvée, abolita il 4 agosto 1789 insieme ad altri privilegi feudali dalla Rivoluzione Francese.Corvée è un termine francese utilizzato nelle società feudali per indicare un tipo di prestazione dovuta da parte del vassallo o schiavo al signore feudale tramite giornate di lavoro gratuito, solitamente destinato alla coltivazione delle terre padronali
L'obbligo di fornire lavoro gratuito, come una forma di tassazione, è antichissimo, ed era molto diffuso nell'antico Egitto.