L'installazione di panchine anti barboni nel municipio bassa valbisagno è una delle tanti misure sadiche che istituzioni autoritarie assumono verso i poveri, in particolare chi non ha casa e non trova risposte dagli enti locali e nazionali. Si aggiungono alle gabbie anti clochard in Francia, ai chiodi anti barboni davanti a alcune case londinesi etc. Esilaranti le motivazioni addotte. Prima si è sostenuto che si volevano evitare annegamenti essendo piazza Manzoni vicino al Bisagno, poi che non si volevano penalizzare i barboni, ma i delinquenti, come se esistessero i poveri "buoni" (chiamati barboni) e quelli "cattivi" (delinquenti). Sono profondamente convinto che il problema delle persone senza fissa dimora è delle amministrazioni, che se ne devono fare carico, e il loro diritto non è quello di una panchina, ma di un posto adeguato dove poter passare la notte, e di un reinserimento nella società. Ma proprio per questo chiedo di rimuovere i braccioli anti barboni (che siano buoni o cattivi, belli o brutti, genoani o sampdoriani) e di concentrarsi sulla gestione dell'ordine pubblico e delle risposte sociali. Il che in una città dove sono decine di migliaia le case sfitte non dovrebbe essere difficile. |