E' stata un'esperienza preziosa per me: ho incontrato persone splendide, solari, che all'inizio non potevano credere quello che lentamente hanno scoperto e poi si sono impegnate ostinatamente perché non calasse l'oblio su quei giorni, e soprattutto perché non succedessero piu' quei fatti.
In quella estensione i fatti non si sono piu' ripetuti, ma l'impunita' di appartenenti alle forze dell'ordine responsabili di gravissimi atti non e' cessata (Cucchi, Uva, Aldrovandi solo per fare alcuni esempi).
Siamo invecchiati (o maturati) chiedendo verita'.
Tenendo accesa la fiammella della memoria e raccogliendo fondi per sostenere le spese processuali.
E con la sentenza della Corte di Strasburgo l'abbiamo avuto.
Non abbiamo avuto la Giustizia: a fronte di pesantissimi pene verso manifestanti accusati di aver sfasciato cose, nessun responsabile e' stato sospeso, molti promossi.
Lo Stato non ha riconosciuto le sue colpe e non ha chiesto scusa alle vittime.
Non e' stato iniziato nessun processo di riconciliazione, come ad esempio e' accaduto in Sudafrica dopo l'apartheid Come ha ricordato il pm dell'epoca Zucca “La Corte ha ricordato i punti critici che abbiamo calpestato con il nostro sistema e che sono quelli che per fatti di questo genere non è ammessa la prescrizione e noi l’abbiamo ammessa, non sono ammissibili condoni o grazia e noi abbiamo avuto l’indulto. La corte poi ci ha ricordato che i funzionari che sono semplicemente mandati a giudizio devono essere sospesi, e nessuno è stato sospeso, e devono essere destituiti e nessuno è stato destituito”.