Regione Liguria aveva stanziato 11 milioni di euro per favorire lo spostamento di Ericson agli Erzelli (l'accordo di programma - maggio 2012 - prevedeva 41,9 milioni di euro pubblici, 24 dal MIUR, 6,9 del MISE e i restanti 11 dalla Regione liguria)
A luglio 2012 Ericsson annunciava 94 esuberi a Genova, di cui 40 in Ricerca e Sviluppo per cui prendeva quei soldi pubblici
Pertanto la R.L. lo scorso anno aveva ritirato 9 degli 11 milioni previsti.
E' notizia di questi giorni che quei progetti, per i quali Ericsson aveva chiesto i finanziamenti, sono stati precipitosamente rimessi in piedi.
Il rischio è che l'azienda prenda fondi dai Ministeri per progetti ormai morti.
In ogni caso riteniamo scandaloso che il presidente Claudio Burlando abbia firmato un accordo senza inserire alcuna clausola di salvaguardia occupazionale.
Infatti, adesso la Direzione ha riproposto lo schema già anticipato dall'Amministratore Delegato lo scorso aprile:
- Gli esuberi proposti sono il saldo del vecchio accordo che dovrà essere realizzato entro l’anno.
- Ericsson non è in crisi ma vuole un riequilibrio dell’organico e il taglio dei costi.
- Lo strumento della solidarietà non è più utilizzabile.
- La volontarietà va bene ma se non si raggiunge il numero l’azienda procederà con i licenziamenti coatti.
Però lavoro ce n'è per tutti. Ci sono assunzioni, ci sono consulenti.
E' inaccettabile che la grande multinazionale svedese proceda con 150 licenziamenti (150 in Italia, a Genova 3 impiegati + 1 dirigente), soprattutto quando la stessa azienda dichiara di non essere in crisi.
Tenuto conto che Ericsson non esclude analoghe operazioni nei prossimi due anni, con rischi anche più pesanti, Progetto Altra Liguria è a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici e delle loro Organizzazioni Sindacali per chiedere:
Fuoriuscite volontarie
Riqualificazione del personale
Internalizzazione di lavori ora dati in appalto a ditte esterne
Contratti di Solidarietà che invece l’azienda non vuole utilizzare