Magari per "farsi perdonare" di essere stato coinvolto in moltissime grandi opere, spesso accusate di mettere in difficoltà il territorio e, comunque, parte attiva del sistema politico-industriale che governa l'Italia
Visto che siamo nell'Italia del 2014 (dove ci si misura drammaticamente con il "non ancora"). Mi chiedo sommessamente se questa "regalia" possa essere percepita come un involontario finanziamento indiretto alla campagna elettorale delle prossime regionali e/o uno stratagemma per concentrare l'attenzione sulla munificenza, piuttosto che sulle opere, spesso di dubbia utilità come il Terzo Valico, che coinvolgono questo importante gruppo industriale. Il dono generoso avrebbe il suo pieno compimento nell'abbandono di quelle opere contestate, consentendo di fugare ogni legittimo dubbio sulle reali intenzioni.