Il Sindaco cerca di confondere le acque negando l'evidenza: la cessione (dismissione?) di quote azionarie a un socio privato e' sicuramente una parziale privatizzazione della gestione di un servizio tanto delicato dal punto di vista ambientale e della salute dei cittadini genovesi.
Oltre al "bene comune" si dovra' evidentemente tenere conto dei profitti a cui il privato certamente puntera'.
Questa privatizzazione sarebbe dovuta per i limiti imposti dal patto di stabilita'.
Piu' volte ho ricordato come, anche secondo autorevoli esponenti accademici, dopo il referendum del 2011 e i pronunciamenti della Corte Costituzionale questo non sia vero.
Con questo obiettivo si riapre una ferita verso gli elettori che nel giugno 2001 votarono contro le privatizzazioni dei servizi pubblici ai referendum .