Avremo tempo per analizzare la situazione e fare proposte precise.
Alcune considerazioni devo pero' farle.
Tenendo conto che i modelli matematici di previsione possono sbagliare, se sono state rispettate le procedure e i risultati sono quelli di questi giorni, allora e' meglio cambiare le procedure, e svilupparne altre più cautelative (ad esempio mobilitare la protezione civile anche in presenza di avvisi di forti perturbazioni).
Perche' non sono stati ancora fatti i piani di evacuazione in tutte le zone esondabili di Genova?
Non sarebbe opportuno dare la giusta serenità assegnando, a chi indagato per la propria attività nella Civica Amministrazione, un altro incarico all'interno del Comune?
Ci prendiamo l'impegno a approvare il nuovo piano urbanistico, attuando quello che la Valutazione Ambientale Strategica ci chiede: diminuire il rischio, non aumentare i pesi urbanistici nelle zone a rischio, diminuire la impermeabilizzazione del territorio, aiutare i giovani che escono dal Marsano e vogliono fare gli agricoltori, manutenzione diffusa delle colline, regimentazione delle acque, frenarle e non catapultarle a valle vortiginosamente.
Denunciamo che il decreto Sblocca Italia prevede 3,890 milioni per nuove opere cementizie e solo poco più di 100 milioni per la sicurezza idrogoeologica.
E per favore smettiamo di chiedere insistentemente le Grandi Opere che assalgono il territorio, chiediamo che i soldi per la Tav da Fegino a Tortona siano dirottati per il trasporto pubblico e la sicurezza idrogeologica.
Impegniamo l'Amministrazione a concentrarsi prioritariamente sulla manutenzione del territorio, il rimboschimento, la regimazione delle acque.